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Il viaggiatore

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Autore: Ulrich Alexander Boschwitz
Traduttore: Marina Pugliano, Valentina Tortelli
Curatore: Peter Graf
Editore: Rizzoli
Collana: Scala stranieri
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 29 gennaio 2019
Pagine: 290 p., Rilegato
  • EAN: 9788817108812
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Prima di ogni letteratura sull'Olocausto, la prima testimonianza letteraria sull'inizio della catastrofe europea del Novecento. Pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1939, Il viaggiatore cade nell'oblio per ottanta anni, per poi diventare, nel 2018, un caso letterario internazionale.

«Questo romanzo è per molti aspetti un miracolo» – Süddeutsche Zeitung

«Il viaggiatore è un romanzo che arriva dal passato, scritto in poche settimane con un'urgenza clamorosa e rimasto chiuso per 80 anni negli archivi della Biblioteca Nazionale di Francoforte. Sembra scritto oggi, e certamente ci parla anche di oggi» - Paolo Giordano, La Lettura

Otto Silbermann sta negoziando con un conoscente la vendita del suo elegante appartamento di Berlino quando alla porta di casa risuona un colpo secco seguito da un ordine: «Apri, ebreo» intima una voce. È il 10 novembre 1938, il giorno dopo la Notte dei Cristalli: i pogrom organizzati dal regime nazionalsocialista sono iniziati e Silbermann, ricco e stimato commerciante ebreo tedesco, sguscia fuori dalla porta di servizio, incontrando il suo destino di fuggiasco. «Berlino – Amburgo, pensò. Amburgo – Berlino. Berlino – Dortmund. Dortmund – Aquisgrana. Aquisgrana – Dortmund. E forse sarà sempre così. Adesso sono un viaggiatore. In realtà sono già emigrato, sono emigrato nelle ferrovie del Reich.» Succede proprio questo, Silbermann trascorre una settimana intera sui treni, sa di essere in trappola, ma non gli è possibile fermarsi o smettere di cercare un riparo. Esule in patria, uomo sopraffatto, emblema di tutte le anime rifiutate costrette a soccombere al meccanismo della paura, ora è nient'altro che un «insulto con due gambe». "Il viaggiatore" è il quadro, realizzato con drammatica lucidità, delle conseguenze della Kristallnacht, il romanzo di un giovanissimo scrittore – Ulrich Boschwitz aveva poco più di vent'anni – che ebbe il dono tragico della preveggenza e descrisse in presa diretta il crollo di ogni legge di umana convivenza. Prima di ogni letteratura sull'Olocausto e prima ancora di ogni Diario, questa è la prima testimonianza letteraria sull'inizio della catastrofe europea del Novecento.

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