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Elenco dei prodotti per la marca MAIMERI

1923-1925

Quando i due fratelli Maimeri, Gianni e Carlo, fondarono l’omonima azienda, nel 1923, il panorama in Italia della produzione di colori per Belle Arti era assai limitato e prevalentemente espresso da piccole produzioni di natura quasi artigianale, spesso legate a colorifici storici. Già dalla fine dell’Ottocento si erano tentate diverse produzioni industriali, come quelle della ditta di Alfredo Piola (1898), F.lli Bassolini (assorbito nel 1905 dal Colorificio Italiano), Il Colorificio Italiano (1895, poi MaxMeyer) e Ferrario (1919), tuttavia penalizzate dagli eventi economici connessi alla Prima Guerra Mondiale. Notevolmente consistente, da parte di rivenditori e artisti, era il debito verso l’importazione dall’estero, dove industrie, già strutturate da decenni, erano in grado di offrire una vasta gamma di prodotti principalmente legati all’ambito della pittura. Questa situazione era ben nota ai fratelli Maimeri che, nel dattiloscritto in cui ufficializzavano i loro primi intenti (Progetto di una fabbrica di colori macinati all’olio per uso artistico, settembre 1923) già asserivano: «Desta meraviglia che il paese che si può dire la culla dell’arte della pittura, sia tutt’ora tributario dell’estero per ciò che riguarda il rifornimento delle materie che usa. […]. I Fratelli Gianni e Dott. Carlo Maimeri, che si trovano nella favorevolissima condizione di poter studiare il problema dalle due facce, tecnica e scientifica […], credono di poter colmare col presente progetto questa lacuna». Nello stesso documento, i due fratelli, informano che l’industria, per ottenere un prodotto pronto all’uso e alle esigenze del mercato moderno, spesso si avvaleva di cere, balsami e olii essenziali di diverso tipo, mentre essi erano convinti che la migliore formula dovesse «mantenere la coesione tra pigmento e olio eliminando tutte quelle sostanze nocive, con la sola tecnica dell’impasto e con l‘ausilio delle proprietà dei colloidi». Il proponimento dei due fratelli consisteva nel dare ai colori un impasto omogeneo, stabile, plastico e di consistenza variabile, con la sola miscela di oli siccativi e pigmenti minerali. La formula "olio più pigmento e basta" è alla base di tutta la ricerca dei due Maimeri che, a partire dal 1924, immetteranno sul mercato degli oli oltre 20 tonalità di colori inalterabili alla luce, al trascorrere del tempo e perfettamente mescolabili tra loro. Lo stesso anno la F.lli Maimeri ottenne presso l'Exhibition of Modern Art Industries la medaglia d'oro e il titolo Grand Prize per la qualità dei suoi prodotti. Successivamente, presso la Prima Fiera Campionaria Internazionale di Roma (1925), le furono consegnate la medaglia d'oro e la Gran Targa d'onore.